La casa di questa mia sera #2

  • Barbara Nati
  • 2013
  • N. Inv. 151.15.01
  • Edizione 9 + 2 AP
  • Categorie: Concept

La ricerca artistica di Barbara Nati muove innanzitutto da un elemento fondamentale: l’annientamento di ogni valore oggettivo e precostituito, tramite la realizzazione di immagini fortemente suggestive e di grande impatto visivo. All’interno dei suoi scatti, il medium fotografico non è più un semplice strumento per immortalare o documentare tutto ciò che la circonda. Come un demiurgo, Nati plasma e dà vita alla sua personale realtà, ibridando tra loro forme e mondi convenzionalmente lontani. Ce ne possiamo rendere conto all’interno del progetto La casa di questa mia sera, realizzato nel 2013. In questa serie Nati mette in luce l’aspetto fondante della sua prassi artistica: la manipolazione dell’immagine fotografica tramite l’uso delle tecnologie digitali. Ed è così che nascono i suoi unpredictable trees, ibride megastrutture di macerie e rovine, collocate in scenari bucolici che richiamano da un lato la grande tradizione ottocentesca della pittura di paesaggio, dall’altro le più recenti sperimentazioni della digital art. L’intervento digitale le permette di creare una realtà nuova, a tratti surreale, a tratti onirica, che provoca un certo straniamento sull’osservatore. L’immaginario visivo di Nati vuole in questo modo proporre una diversa riflessione che spazia dal valore della memoria, materiale e immateriale, al rapporto dell’individuo con tutto ciò che lo circonda.
Barbara Nati fa il suo ingresso nel mondo dell’arte nel 2006 con la sua prima mostra personale allestita negli spazi C.A.O.S – Cultural Artist Open Space (Roma). Nel 2009, dopo essere stata tra i finalisti di Premio Arte Laguna e Premio Terna, è selezionata per partecipare a una residenza d’artista a Belfast. Da allora il percorso artistico ed espositivo della fotografa si divide tra l’Italia, prevalentemente a Roma e Milano, e il Regno Unito, a Londra. Nel 2010, presso l’Italian Cultural Institute of London è vincitrice del Renaissance Prize. Nel 2013, dopo la mostra personale curata da Massimo Sgroi, Unpredictable trees, è protagonista in Svezia di una residenza d’artista a Olofström. Tra il 2014 e il 2015 le vengono dedicate mostre personali e collettive in territorio nazionale e internazionale. Nel 2014 riceve il primo premio MantegnaCercasi nella categoria fotografia, l’anno successivo è finalista per il Columbia Threadneedle Prize e riceve il premio Ashurst London. Spesso protagonista ad Art Verona (2009, 2014), ha esposto il suo lavoro in altre prestigiose fiere d’arte contemporanea e di fotografia, tra cui  MIA - Milan Image Art Fair (Milano) nel 2015, The Other Art Fair (Londra) nel 2015 e nel 2013; Asia Contemporary Art Show (Hong Kong) nel 2014 e Link Art Fair (Hong Kong) nel 2013. Attualmente vive e lavora nel Regno Unito.