Thirst

  • Nicola Bertellotti
  • 2016
  • N. Inv. 156.15.07
  • Edizione 30 + 2 AP
  • Categorie: Interni

L’attenzione di Bertellotti non viene catturata esclusivamente da luoghi maestosi e scenografici, ma anche da tutti quegli ambienti che caratterizzano il nostro vivere quotidiano, scelti in quanto metafora dell’esistenza umana. Questi luoghi vengono trasformati, attraverso l’obiettivo fotografico, in scenari ammalianti, dotati di un’innata aura malinconica. L’incuria, le crepe sui muri, la polvere che riveste ogni superficie, sono un aspetto fondante di questa visione decadente e, al tempo stesso, gloriosa.
L’approccio alla fotografia da parte di Bertellotti è sicuramente influenzato da alcuni passaggi cruciali della sua carriera, come per esempio la lettura de L’usage du monde di Nicolas Bouvier dalla quale l’artista apprende la volontà di raccontare tutto ciò che incontra come un affresco, mettendo in risalto la nuda realtà dei luoghi che incontra. La filosofia di John Ruskin, permeata da un senso di caducità, si radica profondamente nella sua visione del mondo ed è alla base degli scatti della serie Residential.
Dopo gli studi di storia presso l’Università di Pisa, Nicola Bertellotti elabora una personale visione orientata verso un’estetica della decadenza, in cui è profondamente radicato il senso di caducità di ogni cosa. La sua ricerca si concretizza nella prima mostra personale Fenomenologia della Fine che gli viene dedicata nel 2013 in provincia di Lucca. L’esposizione si ripete nel 2014, a Pisa, e nello stesso anno Petrartedizioni ne fa una pubblicazione con testi di Pier Luigi Pinelli. Nel 2014 prende parte al Festival Fotografico Europeo (Busto Arsizio) dove espone Damnatio Memoriae ed è protagonista in Toscana con la mostra Focus on/ così com’è che Francesca Sensi Arte a Colori Galleria gli tributa. Partecipa ad Affordable Art Fair e a Set Up Art Fair nel 2015. Nello stesso anno lo spazio espositivo #091LAB (Palermo) gli dedica la mostra personale Il lungo addio. Nicola Bertellotti è attivo nell’intervento a conferenze e workshop. Nel 2016 espone Hic Sunt Dracones a Castel dell’Ovo (Napoli). Nel 2017 realizza il progetto speciale Blue eye al Museo D’Arte Contemporanea LIMEN, Collezione Permanente (Vibo Valentia) e nel 2016 partecipa con CODICE MIA al Mia Photo Fair (Milano).