Assindia project. Rhein-Main

  • Jan Kaesbach
  • 2013
  • N. Inv. 16.14.05
  • Edizione 30 + 2 AP
  • Categorie: Architettura

L’opera fa parte della serie Assindia Project e rappresenta un modo innovativo di avvicinarsi alla singolare estetica dell'architettura europea del dopoguerra, per tracciarne le caratteristiche comuni e mapparle in tipologie. Dalle fotografie, scattate di notte, emerge un'atmosfera misteriosa e soprannaturale, creata dalle luci della strada e dalle ombre proiettate dagli alberi, che dà vita ad un paesaggio di facciate intercambiabili e senza forma, nato ironicamente dal sogno individualista di costruire una casa per se stessi. Le opere mostrano come l’interesse di Kaesbach sia rivolto all’immobilità delle periferie, dove l'architettura e il suo linguaggio formale sembrano essere immutati, rendendo indistinguibili le costruzioni realizzate subito dopo la guerra da quelle più attuali.
Attraverso un’indagine delle case residenziali costruite nei quartieri suburbani della Germania a partire dagli anni ’50, ossia dal momento della ricostruzione successiva alla Seconda Guerra Mondiale, fino alle nuove costruzioni, formalmente indistinguibili  da quelle costruite in precedenza, Kaesbach arriva alla creazione di una metafisica notturna: una nuova costruzione del tempo e del luogo fotografico. Avendo bene in testa i precetti teorizzati della cosiddetta Scuola di Düsseldorf, avanguardia fotografica formatasi a partire dal 1976 presso la Kunstakademie attorno a Bernard e Hilla Becher, Kaesbach arriva a creare immagini-archetipo attraverso la posizione oggettiva
assunta nei confronti del soggetto fotografato e la disumanizzazione delle immagini, ottenuta mediante una ripetizione seriale a “scarto minimo”, intendendo con questo una ripetizione della struttura fotografica e della tipologia di abitazioni identificate. Saale, Niederrhein, Rhein-Main, Ruhrgebiet sono alcuni dei luoghi scelti di un progetto che inevitabilmente è sempre in divenire, avendo nello sviluppo statico del tempo il suo cardine.
La struttura fotografia è inamovibile: l’inquadratura è centrale e ad altezza uomo, una serie di livelli formati da elementi base – la strada, il marciapiede, il recinto, le piante – isola e mette in risalto una casa residenziale. Edifici simili ma costruiti in tempi molto diversi sono unificati dalla distesa del cielo notturno e dalla luce artificiale dei lampioni che, unitamente a un tempo prolungato di esposizione, proietta una serie di ombre sospese e innaturali sulle case già divenute monumenti enigmatici e solitari.
Jan Kaesbach vive e lavora tra Francoforte e Londra. Ha completato gli studi alla Ruskin School of Art dell’Università di Oxford distinguendosi come miglior studente del suo corso. Ha lavorato con artisti inglesi pluripremiati del calibro di Justin Coombes e Tom Hunter. Le sue opere sono state esposte all’University Club di Oxford, al Frankfurter Kunstverein, alla Christie’s Silent Auction (Francoforte) e in occasione di The Other Art Fair di Londra. Nel 2012 è già acclamato dalla critica internazionale, tanto che, nonostante la sua giovane età, riceve i prestigiosi premi Kevin Slingsby e Stauder della Kunsthaus di Essen. Nel luglio 2013 ha partecipato al programma di residenza d’artista della Deutsche Börse Residency al Frankfurter Kunstverein e dopo qualche mese è stato finalista per la borsa di studio della città di Francoforte. L’anno successivo i suoi lavori sono stati venduti all’asta dall’Atelierfrankfurt/Christie’s di Francoforte realizzando eccellenti risultati di mercato. Da marzo a maggio del 2015 è stato Artist in Residence presso il famoso centro d’arte contemporanea Alte Spinnerei di Lipsia (Germania). Nel 2016 ha partecipato ad Art Miami, all’Expo di Chicago e al MIA Photo Fair (Milano).
Vince numerosi premi, fra cui due residenze d’artista (una nel 2015 a Leipzig e una nel 2014 a Bergamo) e il Platform Graduate Scheme, Modern Art Oxford nel 2012.