Strada su colline innevate, Valle d'Aosta

  • Angelo Morelli
  • 2009
  • N. Inv. 17.14.04
  • Edizione 100 + 2 AP
  • Categorie: Paesaggio

La fotografia aerea è realizzata sorvolando in elicottero la Valle d’Aosta e ritrae una veduta ampia del paesaggio innevato. La strada dalle curve sinuose che serpeggia tra le colline assume le forme delicate di un gesto pittorico, un moto delicato che si destreggia tra le piccole abitazioni immerse nella neve. Il clima è intimo e silenzioso, attenuato ancor di più dall’utilizzo della tecnica fotografica in bianco e nero che trasforma il paesaggio in un luogo della memoria. La Valle d’Aosta rappresenta infatti il luogo di nascita del fotografo e questo scatto è capace di catturare e trasmettere l’intima complicità che si è creata tra l’individuo e il territorio.
Angelo Morelli si avvicina alla fotografia quando, visitando il Museo Reina Sofía di Madrid, si imbatte in una retrospettiva di Robert Capa dedicata alla guerra civile spagnola. La sua strada però, segnata dall’esempio del fotografo ceco Josef Koudelka, non prende la direzione del reportage di guerra ma è improntata alla fotografia di paesaggio, architettura e di viaggio, di cui sono testimonianza i reportage ambientati a Cuba, in Marocco, in Romania, in Argentina, in Madagascar e in Egitto. Tra il 2005 e il 2006 per il Ministero del Turismo del Marocco realizza le fotografie delle campagne stampa italiane e partecipa a diverse spedizioni nel Sahara libico, durante le quali segue la Missione Archeologica Italiana-Libica documentandone il lavoro. Negli stessi anni è protagonista a Bergamo, dove partecipa a due mostre collettive - La città che sale (2005, Complesso di Sant’Agostino) e faces:places=art:emotion (2006, Museo Storico). Dopo aver collaborato per anni con l’agenzia olandese The Cover Story, specializzata in servizi foto-giornalistici, attualmente è legato all’agenzia inglese Millennium Images. Dal 2010 lavora per la Regione Piemonte alla creazione di un grande archivio dell’architettura barocca piemontese. Nel 2013 espone a Museo a cielo aperto di Camo (Cuneo), un progetto artistico curato da Claudio Lorenzoni.