Pompei_19

  • Cesare Di Liborio
  • 2001
  • N. Inv. 200.15.02
  • Edizione 30 + 2 AP
  • Categorie: Paesaggio, Architettura

Gli scatti della serie Pompei ci consegnano una visione nuova della città romana, si allontanano dall’idea di rappresentarla nella sua realtà archeologica e cercano di cogliere gli aspetti più decadenti, raffinata espressione della fine di una civiltà e di una vicenda tragica tramandata dalla storia.
Pompei è testimonianza concreta di questa storia senza tempo, ma Di Liborio nella sua ricerca artistica si spinge oltre e vuole indagare gli aspetti meno celebri del mito di Pompei. L’obiettivo del fotografo esprime un gusto elegante, attratto dal fascino magnetico delle rovine che viene riletto e reinterpretato per essere offerto a chi osserva gli scatti sotto una luce nuova e originale. Le immagini colgono angoli della città e sembrano essere un invito a procedere autonomamente con questa ricerca, un invito a non fermarsi di fronte a queste briciole di storia per proseguire questa ideale visita della città seguendo la sofisticata ispirazione di Di Liborio.
Fotografo amatoriale dai primi anni Ottanta, Cesare di Liborio nasce a Reggio Emilia dove all’età di vent’anni inizia a sviluppare un’innata passione per una particolare forma artistica: la fotografia in bianco e nero. Dopo aver esposto i suoi scatti in mostre personali e collettive, in Italia e all’estero, viene invitato da Michèle Moutashar a proporre il suo lavoro dal titolo Les colonnes d’Hercules al Musée Reattu di Arles, in concomitanza del XXXI Rencontres Internationales de la Photographie. È il momento più florido della sua carriera: nel 2001 i suoi scatti sono in mostra a Bruxelles, presso la sede del Parlamento Europeo; segue l’esposizione ad Alessandria d’Egitto in occasione del Festival méditerranéen d’Alexandrie. Il 2005 è l’anno della sua partecipazione alla FIAC (Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea) di Parigi con l’opera Pallas. Dopo l’invito da parte del Photography Museum of Seoul ad esporre la serie Les Colonnes d’Hercules, Di Liborio sviluppa il progetto Appena prima di…, basato sull’idea dell’attimo che precede un evento, che sarà esposto nel 2014 ad Arles.
Oltre alle innumerevoli pubblicazioni ed esposizioni, di cui qui viene elencata solo una piccola parte, l’artista vanta il privilegio di vedere numerosi suoi scatti conservati in musei e archivi di tutta Europa, tra i quali spicca anche il J. Paul Getty Museum di Los Angeles. Le sue fotografie sono inoltre conservate nelle collezioni della Bibliotheque Nationale de France, Parigi Musée Reattu (Arles, Francia), del Musée de la Photographie (Charleroi, Belgio) e della Maison Européenne de la Photographie (Parigi, Francia).
Diverse pubblicazioni sono state a lui dedicate con firme molto prestigiose come Jacques Le Goff e Italo Zannier.