Kavos # 4

  • Tommaso Fiscaletti
  • 2010
  • N. Inv. 20.14.05
  • Edizione 100 + 2 AP
  • Categorie: Architettura, Movimento

L’opera rappresenta un momento di osservazione silenziosa del rumore. In questa piccola località Greca nel mar Ionio, gruppi di giovani turisti trascorrono le vacanze tra Tex Mex, discoteche e maxischermi creando un contrasto molto evidente con il resto dell'Isola, silenziosa, naturale, a tratti incontaminata. Di notte, si accendono le insegne, la musica a tutto volume e le persone ballano in strada. Con dei tempi di esposizione molto lunghi, in contrasto con tale frenesia, l’artista ha pensato di registrare i segni di ciò che accade, di trovare una possibile contemplazione di questo luogo trasportandola in questo scatto.
Tommaso Fiscaletti vive e lavora a Cape Town. Nel 2004, appena ventitreenne, realizza la sua prima mostra personale a Palazzo Gradari di Pesaro, il successo è tale che la stessa istituzione cittadina decide di dedicargli un’ulteriore mostra l’anno successivo: Sarajevo. In seguito, la sua carriera è consolidata da una serie di personali ospitate per lo più da gallerie e centri d’arte contemporanea di Venezia e Milano. Alcune sue opere compaiono anche in fiere e manifestazioni di rilievo, come il MIA Photo Fair di Milano e Arte Laguna all’Arsenale di Venezia. La consacrazione vera e propria avviene nel 2015 con Between Home and Wisdom, un progetto fotografico importante che è stato oggetto di ben due esposizioni a Cape Town: la prima all’Harrington House – prestigioso polo culturale dedicato al design, alla moda e alla creatività internazionale – e la seconda al Center of the Book. Nel 2016 espone Between Home and Wisdom al Museo Santa Maria della Scala (Siena). Fiscaletti ha vinto numerosi premi, tra cui il Diesel Wall di Toronto (2007), ed è stato finalista in diversi concorsi fotografici: nel 2001 all’Arte Laguna Prize, nel 2010 al Mondadori Art Prize e nel 2009 arriva come finalista al Celeste Prize. Viene citato inoltre con degli articoli su riviste specializzate quali Artribune e Espoarte.