Brera 8714

  • Cinzia Naticchioni Rojas
  • 2015
  • N. Inv. 263.15.04
  • Edizione 30 + 2 AP
  • Categorie: Interni

Dopo aver percorso la prima rampa di scale, l’attenzione ricade nuovamente sul cortile, la cui vista ci è offerta tramite un’apertura arcoidale. Il nostro sguardo converge inevitabilmente verso il punto di fuga di questa prospettiva fotografica. L’adozione di una visione frontale e centralmente orientata dà vita a una immagine dotata di una grande coerenza interna e di un perfetto equilibrio strutturale, che richiama alla mente certi scenari e composizioni della grande pittura rinascimentale.
La Pinacoteca e l’Accademia di Belle Arti di Brera rappresentano ancora oggi un imprescindbile punto di riferimento all’interno del panorama artistico nazionale. Istituita nel 1776 da Maria Teresa d’Austria, con lo scopo di imprimere un carattere laico all’istruzione pubblica, l’Accademia è stata, fin dai suoi primissimi anni, luogo di studio e di confronto per alcuni dei più importanti artisti italiani: Andrea Appiani, Medardo Rosso, Giuseppe Sommaruga (e molti altri ancora) si sono formati tra le mura del palazzo braidense. Anche Cinzia Naticchioni Rojas ne fa una tappa del suo percorso artistico, realizzando, nel 2015, le fotografie appartenenti a questa serie. Il suo sguardo viene catturato dal grande cortile interno, dal loggiato e dagli spazi a esso adiacenti, popolati da statue, busti e lapidi celebranti illustri milanesi. Osservati da diverse angolazioni, i vari ambienti acquistano un carattere monumentale e solenne, assimilabile a molte delle incisioni di Giovanni Battista Piranesi. La partitura architettonica dell’edificio viene mostrata in tutta la sua maestosità ed è ulteriormente evidenziata dall’uso di inquadrature attentamente costruite e dotate di un eccezionale equilibrio compositivo. All’interno di questi scatti, Naticchioni Rojas dà vita a un perfetto connubio tra le sue due anime: quella di fotografo e quella di architetto.
Romana d’origine, vive e lavora tra la capitale e Milano. La sua formazione in Architettura, per cui consegue anche il titolo di Dottore di Ricerca, si riverbera profondamente nella sua poetica fotografica. Il rapporto fra la bidimensionalità dell’immagine e la tridimensionalità della realtà è uno dei temi portanti della sua ricerca: la riflessione sulla materia sensibile della fotografia diventa per questo veicolo essenziale. In occasione della sua esperienza di Residenza d’Artista a San Gimignano, partecipa infatti, nel 2014, a Esercizi di Stile, che si proponeva come evento di riflessione sul ruolo dello spazio pubblico nella costituzione della società. Mimesi è il titolo del lavoro presentato dalla fotografa, composto da immagini di paesaggio ed esposto ai Musei Civici del Palazzo Comunale.
Ha esposto in luoghi privilegiati del mondo italiano dell’arte, come il Museo della Permanente e l’Open Studio di Brera per il Miart 2014. Ha partecipato a importanti fiere, Photofestival Milano 2014, Photissima festival di Torino, ed è presente in occasione di prestigiosi premi, come Premio Celeste e Premio O.R.A., nel 2014.
Exibart e altre note riviste del settore le dedicano attenzione, dando testimonianza del valore della sua ricerca artistica.