Streetlight and trees in the park

  • Karim Carella
  • 2010
  • N. Inv. 284.16.08
  • Edizione 30 + 2 AP
  • Categorie: Paesaggio

La neve, come un candido velo, ricopre tutta la superficie e sembra essere ovunque, in cielo, lungo il terreno, sopra agli oggetti. Il volto del mondo è mutato dal manto bianco che è calato sul parco rompendo l’intricato e fitto labirinto di rami che si stagliano contro le nuvole grigie. Inaspettatamente è il silenzio a colpire maggiormente in questa immagine, un silenzio evidente, immediatamente trasmesso dalla forza comunicativa di uno scatto abilmente impostato.
L’artista si appassiona al mondo della fotografia maneggiando la Hasselblad del padre, macchina fotografica svedese di altissima qualità. Per molto tempo scatta per hobby, fino a quando, nel 2008, coglie l’occasione di un viaggio in Canada per avvicinarsi ad un approccio professionale: acquista l’attrezzatura e, da autodidatta, apprende la tecnica e studia il genere del paesaggio. Si ispira ai grandi maestri e ottiene così uno stile sempre più personale: il bianco e nero e il formato quadrato caratterizzano ogni suo scatto. Esplora luoghi e generi, sconfinando nel macro e in uno stile narrativo. Le serie riprendono luoghi deserti e sconfinati, riconoscibili ma indeterminabili, in modo da riprendere frammenti di realtà non collocabili nel tempo e nello spazio. Nello specifico ci riferiamo alle raccolte Effimeri (2010), Lifeblood (20122) e Rocks in the clouds (2012), accomunate dalla centralità di una dimensione eterea e del minimalismo delle forme e degli spazi aperti. Lo studio e la passione gli permettono di ottenere un ottimo riscontro critico, da cui moltissime esposizioni a partire dal 2011: prende parte alla collettiva Omaggio a Giorgio Morandi presso lo spazio Wikiarte di Bologna; Milano lo vede protagonista presso lo Spazio Raw con la serie Assolo, con cui si presenta anche al MIA Art Fair di Milano.