Ehereal I

  • Silvia Elorduy
  • 2014
  • N. Inv. 290.16.01
  • Edizione 30 + 2 AP
  • Categorie: Movimento, Concept, Nudo, Persone

Come una menade in preda a un’impetuosa danza senza fine, Silvia Elorduy coglie all’interno di questo scatto il proprio moto verso la libertà; una libertà interiore, fatta di lenti stadi e di conquiste successive, resi attraverso la sovrapposizione di diverse temporalità. Attimo dopo attimo, la donna viene liberata della materialità del proprio corpo per diventare eterea. Atmosfere soffuse e colori pacati contribuiscono a enfatizzare il senso di leggerezza che si sprigiona progressivamente in questo scatto.
Ethereal è una serie realizzata da Silvia Elorduy nel 2014. La giovane protagonista di questi scatti altri non è che la fotografa stessa che si ritrae nuda, in preda a un moto incessante e impetuoso. L’idea del movimento, resa qui visibile tramite la manipolazione dell’immagine fotografica, si richiama alla rappresentazione che ne hanno fatto gli artisti futuristi nei primi decenni del Novecento. Come la pittura e la scultura, anche la fotografia, a differenza del cinema, non è in grado di rappresentare direttamente la dimensione temporale e, quindi, quella dinamica. Per dare forma al divenire si deve ricorrere ad alcuni escamotages, ovvero alla combinazione e alla sovrapposizione di diverse temporalità. Questa scelta espressiva fa emergere la forte vitalità che contraddistingue questo moto, quasi una danza liberatoria da cui questa donna viene catturata. La nudità non viene mai completamente rivelata, ma celata dietro gesti e movimenti. La serie si caratterizza anche per una sofisticata gamma cromatica, fatta di toni pacati e opachi, che restituiscono un senso di leggerezza e di incorporeità a ciascuno scatto. Giustapponendo attimi differenti e successivi, Elorduy dà vita a delle immagini eteree e inafferrabili, fortemente evocative, destinate a imprimersi a lungo nella nostra immaginazione.
Silvia Elorduy si avvicina al mondo della creatività e dell’arte fin dagli anni dell’università, dove si confronta con la pratica delle arti figurative e con il design. La sua formazione avviene a Granada e durante il corso dei suoi studi prende parte a diverse esposizioni collettive, dedicate al disegno e alla pittura. Accanto a questi interessi, Elorduy manifesta ben presto nuove esigenze espressive e, a partire dal 2012, intraprende anche la strada della fotografia. Il passaggio dal mondo delle arti figurative e del design a quello della fotografia avviene in maniera del tutto naturale e spontanea, come testimoniano i suoi primi lavori, in cui coniuga abilmente sensibilità artistica e abilità tecnica. Nel 2013 partecipa alla sua prima esposizione fotografica collettiva, organizzata dal Centro civico de la Chana di Granada. Seguono nel 2014 due mostre ad Algeciras, presso il Cafè Teatro e presso il Pub Kiss. Lo stesso anno alcune sue fotografie vengono pubblicate sul numero 25 di Mambo Magazine; si tratta del progetto Embotellados, una serie di fotografie in cui si combinano elementi del corpo umano con lo still life.