Now you see me now you don't

  • Mark Cooper
  • 2014
  • N. Inv. 32.14.05
  • Edizione 30 + 2 AP
  • Categorie: Concept, Paesaggio, Astratto

Era il 2004 quando Keyhole Earthviewer fu acquistata da Google e il suo software venne utilizzato per creare Google Earth, uno dei più famosi generatori di immagini virtuali della Terra, che utilizza immagini satellitari, fotografie aeree e dati topografici. Da quel momento il pianeta visto dall’alto è diventato un patrimonio comune e accessibile a tutti. Questa prospettiva capovolta, dal cielo alla terra, ha sempre affascinato i fotografi, che riportavano negli scatti le forme della natura. La serie Earthscapes di Mark Cooper vede la natura come protagonista assoluta di ogni composizione che la struttura. Osservando dall’alto il paesaggio e le sue forme, Cooper riesce a trasformare ciò che vede in una combinazione di elementi astratti, dando loro nuova dimensione artistica e concettuale. Lo scatto diviene sinonimo geometrico dell’ambiente naturale che, accompagnandosi all’abilità cromatica dell’artista, cattura elementi visivi e materiali per restituirci una nuova identità del paesaggio e del suo continuo divenire.
Mark Cooper cresce e si diploma nel Regno Unito. Parallelamente all’attività di fotografo freelance con base a Londra, ha realizzato reportage all’estero, soprattutto in Medio Oriente e Africa settentrionale. Nel 1993 lascia Londra, dove ha vissuto per dodici anni, e si trasferisce in Piemonte, nella provincia di Alessandria. Nella città piemontese apre il suo studio e si specializza in fotografia aerea, che gli vale la pubblicazione su importanti volumi dedicati al patrimonio naturale del Monferrato. Dedica la propria ricerca fotografica al progetto Earthscapes - L'arte del Paesaggio, di cui hanno scritto Elisabetta Longari, docente di Storia dell’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, e Aldo Gilardi, noto storico dell’arte e fondatore della Fonoteca Nazionale Storica, e a cui Foto Spiegel, la rivista ufficiale della Sony, nel 2010 ha dedicato uno speciale di otto pagine. Con il titolo Monferrato Earthscapes il progetto è stato più volte esposto tra il 2011 e il 2014 in differenti contesti piemontesi. Nel corso degli anni, Mark Cooper approfondisce differenti ricerche artistiche, come le serie Urban Jungle e Elements of the Next Dimension, che contamina con una forte tendenza astratta. Nel 2014 partecipa con uno stand monografico alla quarta edizione di MIA – Milan Image Art Fair nella sezione ‘Proposta MIA’, viene contattato dall’Associazione Nazionale Città del Vino per realizzare una grande personale al Forum Universale delle Culture, promosso a Benevento dall’UNESCO. Nel 2015 vince il premio Davide Lajolo – Il Ramarro grazie ad uno straordinario lavoro di interpretazione e trasfigurazione artistica del territorio monferrino.