No way out

  • Mark Cooper
  • 2014
  • N. Inv. 32.14.15
  • Edizione 30 + 2 AP
  • Categorie: Architettura, Astratto

È diventato difficile oggi definire cosa sia naturale e cosa artificiale, gli artefatti realizzati dall’uomo hanno ormai costruito una sovranatura e le città sono una traduzione evidente di questa struttura. La serie Urban Jungle si riferisce a questo rapporto caotico ma fervido, in cui l’artista attribuisce alla città una grande carica concettuale e impatto visivo. Partendo da frammenti di realtà ed elementi naturali, dimenticati dall’uomo e logorati dallo scorrere del tempo, Cooper conferisce loro nuova vita, creando composizioni caotiche ma dotate di una sensibile e delicata logica interiore. Questa ricerca artistica permette all’opera di mostrarsi in tutta la sua potenza espressiva, non destrutturata, ma stratificata attraverso la riflessione dell’artista che, sovrapponendo materiali al tempo stesso tangibili e concettuali, costruisce una poesia visiva.
Mark Cooper cresce e si diploma nel Regno Unito. Parallelamente all’attività di fotografo freelance con base a Londra, ha realizzato reportage all’estero, soprattutto in Medio Oriente e Africa settentrionale. Nel 1993 lascia Londra, dove ha vissuto per dodici anni, e si trasferisce in Piemonte, nella provincia di Alessandria. Nella città piemontese apre il suo studio e si specializza in fotografia aerea, che gli vale la pubblicazione su importanti volumi dedicati al patrimonio naturale del Monferrato. Dedica la propria ricerca fotografica al progetto Earthscapes - L'arte del Paesaggio, di cui hanno scritto Elisabetta Longari, docente di Storia dell’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, e Aldo Gilardi, noto storico dell’arte e fondatore della Fonoteca Nazionale Storica, e a cui Foto Spiegel, la rivista ufficiale della Sony, nel 2010 ha dedicato uno speciale di otto pagine. Con il titolo Monferrato Earthscapes il progetto è stato più volte esposto tra il 2011 e il 2014 in differenti contesti piemontesi. Nel corso degli anni, Mark Cooper approfondisce differenti ricerche artistiche, come le serie Urban Jungle e Elements of the Next Dimension, che contamina con una forte tendenza astratta. Nel 2014 partecipa con uno stand monografico alla quarta edizione di MIA – Milan Image Art Fair nella sezione ‘Proposta MIA’, viene contattato dall’Associazione Nazionale Città del Vino per realizzare una grande personale al Forum Universale delle Culture, promosso a Benevento dall’UNESCO. Nel 2015 vince il premio Davide Lajolo – Il Ramarro grazie ad uno straordinario lavoro di interpretazione e trasfigurazione artistica del territorio monferrino.