L’AUTUNNO SECONDO RA RATNASINGHAM
“Easy like Sunday morning” cantava Lionel Ritchie in qualità di frontman dei Commodores nel 1977. Sweet Sight – ad opera del nuovo [...]
Un fascio di luce attraversa una cupola esagonale in ferro e vetro, irradiando nello spazio circostante bagliori e riflessi dorati che riscaldano l’atmosfera. L’occhio del fotografo si sofferma ad ammirare la bellezza architettonica dell’insieme, adottando un punto di vista fortemente scorciato. Ne risulta una scenografica monumentalità fatta di pieni e di vuoti e accentuata dai forti contrasti tra luce e ombra, che conferiscono a questo scatto un’innata drammaticità espressiva.
Ra Ratnasingham è un fotografo originario dello Sri Lanka molto conosciuto nel suo ambiente lavorativo. Profondo amante del suo lavoro, considera la fotografia un crocevia di vite, luoghi ed esperienze così varie da stimolare molto la sua creatività e quindi il risultato del suo impegno. L’incontro con diversi ambienti e realtà esorta l’artista a fare sempre di più e ad adattare la sua fotografia a tecniche sempre differenti: “scorrere tra soggetti, prospettive, ambienti e progetti mantiene fluidi gli oggetti ritratti” afferma il fotografo, e le prospettive inattese conferiscono loro una nuova energia. Specializzato in fotografia documentaristica, Ratnasingham sperimenta anche food, lifestyle, viaggi e ritratti, adattandosi a stili diversi in base al soggetto ritratto e alla serie che l’artista ha in mente di realizzare: per gli scatti relativi al tema del viaggio la mano seguirà una tecnica vicina al reportage, mentre negli altri casi emergerà più il tratto still life, traducibile con il termine natura morta, usato per lo scatto culinario tanto quanto nel ritratto di corpi in movimento per le strade delle città, colti nella loro immobilità a tratti statuaria.
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