Hail to the King

  • Stefano Gardel
  • 2016
  • N. Inv. 440.16.08
  • Edizione 100 + 2 AP
  • Categorie: Interni, Architettura

La magnificenza del teatro Cuvilliés si mostra in piena forma nello scatto di Stefano Gardel, che immortala la sala con le spalle rivolte al palcoscenico. Le sedie sono vuote e a imporsi sullo sguardo è la ricchezza delle decorazioni in stile barocco che impreziosiscono le logge. Le luci fredde brillano e attirano l’attenzione, entrando in contrasto con l’oro e il rosso dell’ambiente che risultano smorzati ma non per questo meno vividi e intensi.
Giovane talento milanese, Stefano Gardel sviluppa la sua innata passione per l’arte attraverso i numerosi viaggi compiuti per il mondo a scopo lavorativo e per piacere. Viaggiatore instancabile, Gardel si specializza in street photography e in paesaggistica. Quando si trova in un ambiente urbano, l’artista sfrutta los pazio per creare una sovrapposizione di piani e quindi di palazzi, ferrovie,abitazioni, edifici che spuntano uno dietro l’altro, come se fosse un gioco di incastri. Questa tecnica è evidente nella serie The high skyline, che ha come protagonista la New York meno conosciuta, a tratti irriconoscibile. In Time square reflections, invece, abbiamo un ritratto della Grande Mela più familiare; qui infatti sono centrali le luci al neon delle immense pubblicità che nascondono la presenza dei passanti. Seguono anche scatti paesaggistici in cui Gardel riprende la sua Svizzera e le Dolomiti, serie che denota profonda suggestione nel modo in cui ritrae montagne, prati e foreste.