Geiko's privacy #1

  • Daiane Soares
  • 2015
  • N. Inv. 62.15.08
  • Edizione 100 + 2 AP
  • Categorie: Persone, Ritratto

 
Sbaglia chi lega alla figura della geisha il mito orientale della donna sensuale e provocante, sottomessa e servile. Le geisha sono invece esempio di emancipazione e di libertà. Una traduzione letterale del termine geisha geiko nel dialetto di Kyoto – è artista, persona d’arte. Dalla tenerissima età queste donne, nei loro quartieri – hanamachi, città dei fiori – apprendono le abilità di cui, in età matura, diventano maestre: la musica, il canto, la poesia, la conversazione, la composizione floreale e calligrafica, il servizio del tè, la vestizione. E il trucco. Bianco per il volto, nero per gli occhi, rosso per le labbra. Colori che il bianco e nero degli scatti sottraggono alla vista per proteggere la sua essenza più privata. Un’essenza che Daiane Soares trasmette immortalando il riflesso allo specchio dei loro occhi, l’unico legame tra l’occulta interiorità del corpo e l’esteriorità del mondo. La geisha dipinge il proprio viso per nascondere il viso. Canta, danza, intrattiene, come un’opera d’arte vivente, tutto il resto è segreto. «Perché il mondo di una geisha è proibito e fragile, senza i suoi segreti non può sopravvivere» come si recita in Memorie di una geisha di Rob Marshall.
Daiane Soares, appena maggiorenne, lascia il Brasile per trasferirsi in Italia, dove consegue la Laurea in Arte, Musica e Spettacolo presso l’Università di Bologna. Ricca di una straordinaria sensibilità e di un’approfondita conoscenza dei grandi maestri dell’arte italiana - da Leonardo Da Vinci a Michelangelo - approda al mondo dell’arte e della fotografia nel 2008, dopo anni di lavoro come modella che la influenzano profondamente. Sensibile alle frustrazioni della perfezione che il mondo della moda impone, Daiane usa la fotografia come linguaggio per esprimere il precario equilibrio tra dolore e bellezza che caratterizza il soggetto femminile. Nel giro di pochi anni, Daiane espone in tutto il mondo, in Europa, Stati Uniti e Giappone. Tra i numerosi progetti fotografici realizzati dal 2009 a oggi, si distinguono per rilevanza Moi & mes amies, Io Donna e Moi Femme, in cui alla figura femminile è affidato un ruolo da protagonista. Alcuni esemplari della prima serie sono stati esposti nel 2011 alla Galerie de Tourgeville a Calvados in Francia, nel 2013 all’Axelle B Gallery a Houdan e all’Archangel Gallery di Palm Springs in California. Le sono state dedicate importanti mostre personali allo Space K di Tokyo e all’Adnane Gallery di Ginevra nel 2013. Nello stesso anno ha esposto nella mostra collettiva Io Donna allestita tra le prestigiose sale del Museo dell’Erotismo di Parigi.