Capo di Buona Speranza

  • Pino Ninfa
  • 2010
  • N. Inv. 65.15.02
  • Edizione 30 + 2 AP
  • Categorie: Acqua, Paesaggio

Pino Ninfa lascia che la natura lo impressioni. Ne conserva, nella memoria, le immagini più sfuggenti, che poi restituisce in una dimensione totalizzante e poetica. Così accade che una porzione di oceano accolga in sé la speranza, il desiderio di libertà, la dignità, le tracce e le storie di tutti gli uomini che avvertono il suo richiamo. Perché il mare è lo specchio dell’anima, che l’uomo contempla nel volgersi all’infinito dell’onda che, senza sosta, avanza imprevedibile e luminosa.
All’età di diciassette anni Pino Ninfa lascia Catania per trasferirsi a Milano, dove si specializza in fotografia e inizia a sviluppare progetti sul territorio nazionale e internazionale legati allo spettacolo e al reportage. Nel 1995 vince il primo premio di Le stagioni del Ritratto, un concorso di fotografia organizzato dalla Kodak. L’anno successivo Canon Italia lo sceglie come fotografo per la musica jazz in Italia con una mostra nello spazio dell’Arengario a Milano (1996). Due anni più tardi, nel 1998, la rivista Leica seleziona i suoi lavori sulla musica e sulla società. L’interesse per la musica e per il sociale fondano il senso complessivo del suo lavoro fotografico. È stato fotografo dell’Heineken Jammin Festival dal 1998 al 2012 e di numerosi festival jazz italiani, per Heineken Italia ha seguito diverse edizioni di Umbria Jazz. Nel 2008 partecipa a Padova Jazz Festival 1998-2007, esponendo negli ambienti di Palazzo Moroni gli scatti che ripercorrono le dieci edizioni dell’importante festival. Da anni, per l’associazione culturale PIM – poesia, immagine, musica – di cui è presidente, porta avanti progetti multimediali che promuovono l’incontro tra musica e fotografia. È stato più volte protagonista a Palazzo Ducale di Genova: nel 2011 con la personale Sulle Strade dell’Avventura, l’anno successivo con la mostra Storie Africane e ancora, nel 2013, con JazzGigs, la retrospettiva che racchiude vent’anni di viaggi ed esperienze nel mondo musicale del Jazz. Nel 2014 la galleria Carta Bianca gli dedica la prima mostra personale nella città natale Round About Jazz. Nelle vesti di autore pubblica nel 2012 un libro fotografico dedicato alle township in Sudafrica, Round About Township, da cui deriva l’omonima personale che nel 2015 inaugura lo spazio espositivo QR Photogallery di Bologna. Nel 2015 partecipa al progetto Haiti. In viaggio con la solidarietà – Una storia da raccontare con una mostra fotografica a Palazzo Ducale (Genova). Dal 5 dicembre 2015 al 10 gennaio 2016 presenta il nuovo progetto fotografico Dal cibo all’energia. Un viaggio in Amazzonia, in mostra alla Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso, che compare inoltre su un articolo a lui dedicato sulla rivista Il Fotografo. Nel 2016 inaugura la mostra fotografica Round About Township a Il Labririnto (Casale Monferrato).